Vengono presentate nel 1963 e sono quindi uno dei primi articoli disegnati da Ferraro per la sua Technisub, fondata un anno prima. La Caravelle ha due caratteristiche che la distinguono da tutte le pinne esistenti: è composta da una Scarpetta ed una Pala stampate in materiali diversi. La Scarpetta è in gomma, all’epoca l’unico materiale con cui venivano prodotte le pinne ma la Pala, questa la novità, è stampata in un nuovo materiale, il Polipropilene, che vale al suo inventore, Giulio Natta, il Nobel per la Chimica proprio nello stesso anno in cui Ferraro lo utilizza per la Caravelle. Pala e Scarpetta possono essere agevolmente smontate e rimontate a mano e la scarpetta può quindi essere utilizzata come una normale scarpa protettiva per camminare sugli scogli o sulla sabbia. Ma la Caravelle non è solo questo. E’ soprattutto una pinna che offre ottime prestazioni in virtù della leggerezza ed elasticità della pala. Jacques-Yves Cousteau ne è così entusiasta che nomina Ferraro “the best fin designer in the world" e naturalmente la adotta per la sua Equipe.
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