Il I Corso dei VV.F. Sommozzatori si concluse con un saggio finale alla presenza di diverse autorità civili e militari. Tra loro vi fu chi si rese conto delle potenzialità di questa attività e richiamò l’attenzione dei superiori sull’opportunità di dotare della specialità anche le rispettive organizzazioni di appartenenza. Fu così che l’anno seguente parteciparono al secondo corso per i VV.F. i primi 12 Carabinieri e 12 Guardie di Finanza.
Ferraro ebbe cura di differenziare i programmi. Ai Carabinieri impartì istruzioni di occultamento acqueo e subacqueo, di traslazioni invisibili in superficie, di immersioni ed emersioni senza traccia.
Per quanto riguarda i Finanzieri, visto che la subacquea si stava rapidamente espandendo, era logico prevedere che qualcuno avrebbe tentato di fame un uso non lecito (cosa che è poi puntualmente accaduta), quindi fu loro insegnato come ispezionare, come individuare e recuperare materiale di contrabbando, come servirsi della mimetizzazione subacquea in operazioni di polizia.
Come i Vigili del Fuoco anche i Carabinieri e la Guardia di Finanza possono vantarsi di essere stati (ciascuno nel proprio settore di competenza) i primi corpi militari terrestri al mondo a dotarsi di sommozzatori. La dimostrazione pratica della abilità conseguita da parte di Militari ed Agenti in occasione del saggio finale del II Corso sarà fonte di grande sorpresa e di ancor più grande interesse per gli Ufficiali Superiori presenti
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