Dopo la guerra Luigi Ferraro viene epurato per aver aderito alla Repubblica Sociale e quindi non è più niente: né Ufficiale delle Forze Armate, né Professore di Educazione Fisica. Date le sue capacità trova lavoro nel 1946 come sommozzatore in una ditta di recuperi marittimi con il compito di ispezionare preventivamente i relitti che l’azienda ritiene interessanti. L’anno successivo modifica un apparecchio ad ossigeno in maniera da utilizzarlo con aria e in circuito aperto con cui si immerge fino a 70 metri e si dedica alla pesca delle spugne. Dopodiché conosce Egidio Cressi ed entra nella nascente industria subacquea. E questa sarà la sua professione. Ma negli anni seguenti crea dal nulla diverse iniziative allo scopo di divulgare la conoscenza delle attività subacquee, mai per lucro personale. Altri invece le svilupperanno, le faranno crescere e diventare industrie fiorenti.
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